mercoledì 7 ottobre 2009

Afro

La musica afro nasce in Italia negli anni 1970, un periodo molto florido per la musica ballabile, in cui le discoteche iniziavano a diventare la moda, sospinte anche grazie al modello americano della "saturday night fever". Nei locali, a differenza di un certo attuale monotematismo, si suonava un crossover di disco, funk, soul, reggae/dancehall e world music, mescolate da Disc Jockey poi dimostratisi molto capaci nell'arte di sperimentare il mix di generi, e questo contribuì alla nascita definitiva del genere afro.


Negli anni settanta non esisteva la discoteca. Nelle "sale da ballo" regnava la musica dal vivo. Successivamente, si iniziarono a ballare i dischi, in alternativa o come pausa musicale delle orchestre. Ecco esordire i primi dee-jay. Dovevano mettere i dischi, semplicemente uno dopo l'altro. I dischi erano tutti 45 giri di rock, funk & soul. Il mestiere del DJ era ancora tutto da inventare. Nel 1970, il Dj Daniele Baldelli suonava della musica che si poteva forse dividere in due grandi tipi: la musica Bianca, di provenienza europea, e la musica Nera di provenienza americana. Si parla sempre di 45 giri e si mescolavano dei dischi europei, che erano quasi sempre canzonette allegre e commerciali, con dischi americani soul, rhythm & blues e funky di artisti quali: Arthur Conley, Joe Tex, Wilson Pickett, James Brown, Rufus Thomas, Lyn Collins, ecc. Un altro particolare delle serate in discoteca negli anni 70 era che la musica veloce che si ballava come "shake" veniva alternata da lenti.



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